Ritorna domenica 30 Agosto “Per Corti e Cascine”, giornata di fattorie a porte aperte, giunta quest’anno alla VENTITREESIMA EDIZIONE!
La manifestazione, che riscuote sempre grande consenso, si svolge solitamente ogni terza domenica di Maggio ed offre a tutti l’occasione per avvicinarsi alla campagna mantovana e riscoprire le aziende agricole del territorio. Quest’anno la manifestazione è stata rimandata al 30 Agosto con una veste un po’ più piccola, per andare incontro alle attuali esigenze di sicurezza sanitaria.
Si ricorda che sono da evitare gli assembramenti. A tale scopo saranno consentiti nelle
varie aziende un numero limitato di ingressi.
Si ricorda l’uso di mascherine e per ogni informazione specifica alle misure da adottare
in ottemperanza alla normativa vigente si fa riferimento a QUESTA PAGINA.
Le aziende agricole ci invitano a riscoprire la maestria contadina, il paesaggio rurale e le produzioni tradizionali, vi invitiamo a scoprire le schede per conoscere le diverse realtà!
Quest’anno vi accoglieranno in azienda nel corso della giornata per tante attività Az. Agr. Jenny Green, Az. Agr. Perini Alice, La Macchina Fissa, Lamatrekking, Porcalora, Rara Avis, Corte Erbatici.
Partite alla scoperta del gusto autentico della campagna mantovana attraverso incontri indimenticabili!
Una domenica per scoprire, tutto l’anno per tornare: conserva la mappa e visita le cascine tutto l ’anno. Un cenno telefonico assicurerà una calorosa accoglienza e incontri indimenticabili!
Scopri le attività andando a vedere le descrizioni delle singole aziende. Alcune vi accoglieranno in azienda il 30 agosto, altre vi aspettano per una visita su prenotazione, altre ancora per un tour virtuale.
Il Consorzio, mediante il proprio operato sul reticolo idraulico artificiale e le infrastrutture connesse che insistono su di esso, assicura la corretta gestione e distribuzione delle acque superficiali per la salvaguardia, la tutela e lo sviluppo del territorio. In pianura, le opere del Consorzio garantiscono il corretto deflusso delle acque meteoriche tramite la loro raccolta, allontanamento e smaltimento e provvedono inoltre alla difesa dalle acque provenienti dai territori situati più a monte.
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Generalmente nella stessa giornata in cui si svolge la manifestazione , che coincide con la settimana della bonifica, grazie alla preziosa collaborazione dei Consorzi di bonifica, sono visitabili alucni idrovori. Sono strutture molto complesse e dalle dimensioni imponenti, che concorrono alla salvaguardia del territorio rurale e alla valorizzazione del nostro territorio.
Città di terra e di acqua, come l’intero territorio che la circonda, Mantova sorge dalle acque dei suoi laghi quasi come un incantesimo. Il fiume Mincio, passando di qui, plasma la forma stessa della città e la abbraccia formando tre specchi d’acqua, che la circondano ad anello. Un tempo c’era un quarto lago, il Paiolo, che fu interrato nei secoli scorsi, e che assieme al lago Superiore, Inferiore e di Mezzo rendeva Mantova un’isola vera e propria. E secondo qualcuno questa indole insulare è rimasta nel carattere della gente di qui, che si chiude all’esterno spesso e volentieri, magari celandosi dietro una cortina di nebbia.
Una pianura calma, placida nel suo dipanarsi tra fiumi, canali e risaie, antiche corti ancora ricche di fascino e malinconici campanili che spuntano dietro gli argini: così si presenta quella parte della provincia mantovana che si estende tra la sinistra Mincio e il confine con il Veneto. L’ingombrante presenza dell’acqua ha segnato profondamente il destino e l’aspetto di quest’area, che fin dai tempi antichi si è votata alla coltivazione del riso. Grazie a questa produzione storica, oggi la gastronomia mantovana può vantare un prodotto di eccellenza: il riso Vialone nano mantovano, ingrediente base di molti piatti simbolo della cucina virgiliana, tra cui il celeberrimo risotto alla pilota, solo per citarne uno, ma senza dimenticare altri prodotti che provengono sempre dall’acqua, e che con il riso hanno creato connubi unici: pesciolini e gamberetti di fiume, pesce gatto, rane, e molti altri.
Attraversa la zona dell’Alto Mantovano, che da queste parti viene detta “la piccola Toscana”, un susseguirsi di dolci saliscendi che si inseriscono in suggestivi paesaggi, tra vigneti e uliveti: è la “Strada del vino e dell’olio delle colline moreniche”.
Virgilio nacque sulle sue rive, e nelle sue opere lo celebrò come un ambiente idilliaco, denso di suggestione, un paesaggio dell’anima. Il Mincio, che origina dal Lago di Garda, una volta uscito da Pozzolo e liberatosi dalle costrizioni degli argini artificiali, assume le caratteristiche del fiume narrato dal poeta: “di molli canne orlato le rive, in lente spire va errando…" ed ancora "…verranno dai prati a bere i giovenchi da soli: qui è verde il Mincio di molli canne orlato lungo le rive…". Anche Dante lo ricorda nella sua Commedia, mentre illustra le mitiche origini della città di Mantova ad opera dell’indovina Manto. Il corso del Mincio si incunea dunque tra prati e campi coltivati, e le sue rive sono incorniciate da alberi ed arbusti tipici di questo particolare ambiente, come il salice bianco, il pioppo, l’olmo, il platano, oltre alla canna palustre che più di ogni altra specie caratterizza l’aspetto del medio corso del fiume. Numerosissime sono le specie vegetali e animali che vivono nell’ ambiente palustre del Mincio, ma la più famosa è l’unica non autoctona: si tratta del fior di loto, portato qui nel 1921 grazie ad un esperimento, perfettamente riuscito, tanto che ormai si è propagato a dismisura.
L’Oltrepò mantovano, che va dalla destra Po fino al confine con l’Emilia.
Il territorio della “Bassa” è dominato dalla presenza del grande padre, il Po, generoso ma terribile nelle sue piene. La vocazione agricola dell’Oltrepò è forte e diversificata, e il risultato sono prodotti di eccellenza, in primis il Parmigiano-Reggiano, solo per citarne uno che è diventato quasi un simbolo.
Qui vogliamo presentare alcune di queste realtà, che per la prima volta partecipano a Per corti e cascine. Perché non passare una domenica diversa, conoscendole di persona?
Ancora si parla di acqua: siamo infatti nel territorio compreso tra due fiumi, l’Oglio e il Po, caratterizzato dall’abbondanza di corsi d’acqua e zone umide, dove tra l’altro è stato istituito il Parco Oglio Sud, che tutela un ambiente naturale di grande importanza. Le “terre d’acqua” che vi raccontiamo oggi si trovano a cavallo tra la provincia di Mantova e la provincia di Cremona, dove la dominazione gonzaghesca ha lasciato imponenti testimonianze, come Sabbioneta e Rivarolo Mantovano. E così tra mura rinascimentali, ponti di barche, pioppeti e campi coltivati, si incontrano realtà produttive di grande interesse: rose, piante aromatiche, lambrusco, “agri-musica”, e molto altro.